Associazione Naturista delle Tre Venezie

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Fa' la cosa giusta

01Sabato 31/03/2012 ANAA-Veneto ha fatto la cosa giusta partecipando alla fiera di Milanocity - Fa’ la cosa giusta dedicata al commercio equo solidale, alle produzioni biologiche e sostenibili e al turismo consapevole. Grazie all’invito da parte di A.N.ITA attraverso il suo presidente Francesco Ballardini - che insieme ai suoi collaboratori hanno organizzato, per il secondo anno consecutivo, uno stand e un dibattito a sostegno del turismo naturista - l’intero direttivo ANAA Veneto ha potuto essere presente all’evento e raccontare l’esperienza dello scorso anno in occasione dell’autorizzazione alla pratica del naturismo sulla spiaggia della Laguna del Mort a Jesolo, durante il suo intervento Daniele Bertapelle (il presidente della sezione Veneto di ANAA-SFKK - ndr) ha inoltre richiamato l’attenzione sulla necessità di far fronte comune per il rinnovo della stessa da parte di tutto il mondo naturista.

Molto gradita è stata la presenza di Alessandro Perazzolo - sostenitore più attivo della “spiaggia naturista” nonchè rappresentante dell’amministrazione di Jesolo - che ha esposto la situazione attuale in vista del prossimo cambio di amministrazione (Jesolo andrà al voto il Prossimo Maggio - ndr) e l’intenzione di trovare una soluzione per lo sviluppo del turismo naturista nel territorio Jesolano.

05In un concetto di turismo consapevole, quello naturista si presenta come turismo armonizzato con l’ambiente ed il benessere dell’individuo, lontano dalla frenesia del turismo di massa, in un ambiente rilassato e naturale, la vacanza naturista sembra quindi la scelta tra le più “consapevoli”. Pare però che questa consapevolezza non appartenga del tutto all’Italia, infatti sono ancora troppo poche le strutture, ma soprattutto i luoghi che consentono una vacanza naturista nel nostro paese. La riflessione è profonda e pone degli importanti interrogativi: Perchè l’imprenditoria turistica non investe in questo settore? Di sicuro la carenza legislativa non incoraggia, anzi, molto probabilmente è proprio la mancanza di chiarezza e di considerazione della legge italiana nei confronti del Naturismo a dirottare anche i più impavidi imprenditori su altri settori. Ma è solo questo? Purtroppo no, anche il naturismo organizzato - mi riferisco a quello italiano - deve fare una profonda riflessione e interrogarsi perchè, con tutte le persone che preferiscono spogliarsi in paesi “naturist friendly”, ci sia così poco consenso all’associazionismo nostrano. Ci chiediamo perchè i nudo-naturisti non sentano la necessità di iscriversi ad un’associazione? Beh, credo che noi “addetti ai lavori” dovremmo sempre chiederci anche - perchè dovrebbero farlo? Solo grazie a questa riflessione possiamo trovare nuove strade per avvicinare le persone interessate a coloro che le possono rappresentare.

09Personalmente questa giornata mi ha lasciato molto e credo che la scelta di A.N.ITA sia stata vincente, forse la visibilità di questi eventi può far cambiare veramente le cose. Magari il mattino dopo non si saranno svegliati nuovi naturisti, ma di sicuro quelli esistenti godono di un maggior rispetto.

Grazie ad A.N.ITA per averci coinvolto, grazie a Paolo Chiapini per aver portato un esempio di coraggio imprenditoriale (e non solo imprenditoriale vista la sua giovane età - ndr) nel gestire il camping Costalunga di sassuolo. Grazie anche al presidente della Federazione Naturista Italiana Gianfranco Ribolzi, che con la sua presenza ed i suoi interventi ha accorciato le distanze con chi promuove il naturismo in prima linea. Grazie ad Alessandro Perazzolo per dimostrare che il dialogo con le amministrazioni locali non è un’utopia.
Infine grazie ad ANAA Veneto per crederci.