Associazione Naturista delle Tre Venezie

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PDL sul naturismo in Veneto

Carissimi soci e amici naturisti,
con grande soddisfazione allego il comunicato stampa della Regione Veneto.
L'iter ha preso il suo corso, adesso ci auguriamo che le Regione Veneto sia celere nel trasformare la proposta in legge, ma su questo saremo vigili e pronti a sollecitare.
Continuiamo a rimanere fiduciosi perché sono convinto che arriveremo presto all'obiettivo!
Un caro saluto
Daniele Bertapelle

Presidente ANAA SFKK VENETO

 

 

comunicati stampa

17 luglio 2013

 

Turismo: in commissione presentato progetto di legge per riconoscere turismo naturista

 

 

(Arv) Venezia 17 lug. 2013 - Con la presentazione in sesta commissione, presieduta da Vittorino Cenci (LN), ha preso avvio l'iter per l'esame della proposta di legge presentata dal consigliere Andrea Bassi (LN) e sottoscritta da Dario Bond (PdL) e Santino Bozza, relativa al "Riconoscimento e valorizzazione del turismo naturista". Un provvedimento atteso da molte associazioni di naturisti e in particolare in Veneto dall'Associazione ANAA-SFKK, che, nel giugno 2011, ha ottenuto dal comune di Jesolo l'utilizzo di una parte della spiaggia del Mort, varando così ufficialmente la prima spiaggia naturista nel Veneto. Questa associazione fa ora presente che sono numerose le richieste di spazi e strutture ricettive provenienti da associazioni naturiste e agenzie turistiche di tutto il mondo e chiede alla Regione di riconoscere e regolamentare lo svolgimento di tale pratica, promuovendo al contempo una nuova forma di turismo. Da un punto di vista economico, infatti, il turismo naturista è una voce importante, con un fatturato in Europa stimato in circa 700 milioni di euro con circa 600 strutture.Il presente progetto di legge è, pertanto, finalizzato a riconoscere e valorizzare turisticamente la pratica del naturismo anche in Veneto. A tal fine si prevede: il riconoscimento da parte della Regione delle finalità turistico-ricreative del naturismo; che il naturismo sia consentito liberamente, purché in aree appositamente destinate e accessibili soltanto a coloro che condividono tale pratica; tutte le aree, pubbliche o private destinate al naturismo dovranno essere opportunamente delimitate al fine di evitare ogni promiscuità di spazi con chi non condivide tale pratica e, per lo stesso motivo, dovranno essere riconoscibili dall'esterno e adeguatamente segnalate; i comuni possono destinare al naturismo, spiagge, boschi, parchi ed altri ambienti naturali di proprietà demaniale o di enti pubblici. La gestione di tali aree potrà essere concessa a privati, ad associazioni o ad organizzazioni riconosciute che ne garantiscano il buon funzionamento e la fruizione.

 

EG/ll/1116